Biologa
nutrizionista

Iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB).

Dottorato di ricerca in genetica molecolare e biochimica presso GDSC, Sussex University.

Dottorato di ricerca in onco-ematologia pediatrica Città della Speranza, Università di Padova.

Biologa nutrizionista, esperta nella gestione delle problematiche del microbiota e delle patologie ad essa associate.

Naturopata

Francesca Paderi

Biologa
nutrizionista

Iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB).

Dottorato di ricerca in genetica molecolare e biochimica presso GDSC, Sussex University.

Dottorato di ricerca in onco-ematologia pediatrica Città della Speranza, Università di Padova.

Biologa nutrizionista, esperta nella gestione delle problematiche del microbiota e delle patologie ad essa associate.

Naturopata

IL MICROBIOTA

Il microbiota è un insieme di microbi che vivono dentro di noi, i quali occupano un ruolo cruciale nella difesa immunitaria, nella digestione e disintossicazione, non ultimo nel dialogo con il nostro cervello. 

IL MICROBIOTA

Il microbiota è un insieme di microbi che vivono dentro di noi, i quali occupano un ruolo cruciale nella difesa immunitaria, nella digestione e disintossicazione, non ultimo nel dialogo con il nostro cervello.

Microbiota:
il secondo cervello

Un numero sempre più consistente di studi suggerisce che l’eubiosi (microbiota equilibrato e diversificato) sia fondamentale per il nostro benessere.
Un microbiota in disbiosi (microbiota in disequilibrio e poco diversificato) può portare a malessere fisico e mentale il quale poi sfocia in cronicizzazione e patologie.

Il microbiota è una rete incredibilmente complessa di microorganismi costituito principalmente da parassiti, batteri, funghi e virus. Il microbiota, interagendo con le nostre cellule, influenza le nostre difese immunitarie, la scomposizione dei cibi e l’assimilazione dei nutrienti, la produzione di vitamine e di neurotrasmettitori, la disintossicazione ed infine dialoga con il nostro cervello. La diversificazione e la funzionalità del microbiota è direttamente proporzionale ad una alimentazione e stile di vita sani. Fattori che alterano il microbiota sono lo stress, l’alimentazione scorretta, la sedentarietà, gli antibiotici ed i farmaci aggressivi.

Microbiota: il secondo cervello

Un numero sempre più consistente di studi suggerisce che l’eubiosi (microbiota equilibrato e diversificato) sia fondamentale per il nostro benessere.
Un microbiota in disbiosi (microbiota in disequilibrio e poco diversificato) può portare a malessere fisico e mentale il quale poi sfocia in cronicizzazione e patologie.

Il microbiota è una rete incredibilmente complessa di microorganismi costituito principalmente da parassiti, batteri, funghi e virus.

Il microbiota, interagendo con le nostre cellule, influenza le nostre difese immunitarie, la scomposizione dei cibi e l’assimilazione dei nutrienti, la produzione di vitamine e di neurotrasmettitori, la disintossicazione ed infine dialoga con il nostro cervello.

La diversificazione e la funzionalità del microbiota è direttamente proporzionale ad una alimentazione e stile di vita sani.

Fattori che alterano il microbiota sono lo stress, l’alimentazione scorretta, la sedentarietà, gli antibiotici ed i farmaci aggressivi.

Possibili patologie

Tra le conseguenze più conosciute della disbiosi abbiamo:

La composizione alterata del microbiota intestinale ha effetti anche sul sistema nervoso centrale, perché intestino e cervello sono connessi da una moltitudine di reti di comunicazione bidirezionali. Non sorprende che persino i disturbi mentali e dello sviluppo neurologico come la depressione, l’ansia, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e l’autismo, possano essere collegati alla disbiosi del microbiota intestinale. Esistono numerose altre situazioni in cui il microbiota alterato contribuisce alla malattia, come per esempio:

In generale la disbiosi può favorire l’insorgenza di infezioni recidivanti: virali (es Herpes), batteriche (es Streptococchi), parassitosi (es ossiuri, elminti), ed infine fungine (es Candida).

Possibili patologie

Tra le conseguenze più conosciute della disbiosi abbiamo:

La composizione alterata del microbiota intestinale ha effetti anche sul sistema nervoso centrale, perché intestino e cervello sono connessi da una moltitudine di reti di comunicazione bidirezionali.

Non sorprende che persino i disturbi mentali e dello sviluppo neurologico come la depressione, l’ansia, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e l’autismo, possano essere collegati alla disbiosi del microbiota intestinale.

Esistono numerose altre situazioni in cui il microbiota alterato contribuisce alla malattia, come per esempio:

In generale la disbiosi può favorire l’insorgenza di infezioni recidivanti: virali (es Herpes), batteriche (es Streptococchi), parassitosi (es ossiuri, elminti), ed infine fungine (es Candida).

Il percorso

Il percorso prevede un colloquio iniziale e un’indagine conoscitiva dei compartimenti più interessati tramite bio-risonanza.

A seconda delle esigenze personali oltre al trattamento di riequilibrio utilizzando le apparecchiature e l’alimentazione, si ricorre all’utilizzo di probiotici (batteri buoni disponibili in commercio per uso umano) e di prebiotici (alimenti per il microbiota).
Spesso viene consigliato l’utilizzo di integratori fitoterapici.

Il trattamento si articola in un numero di visite diverso per ogni paziente da definirsi al primo incontro.

A seconda delle esigenze si può optare per sedute singole di circa due ore, oppure di maggiore durata.

Il percorso

Il percorso prevede un colloquio iniziale e un’indagine conoscitiva dei compartimenti più interessati tramite bio-risonanza.

A seconda delle esigenze personali oltre al trattamento di riequilibrio utilizzando le apparecchiature e l’alimentazione, si ricorre all’utilizzo di probiotici (batteri buoni disponibili in commercio per uso umano) e di prebiotici (alimenti per il microbiota).
Spesso viene consigliato l’utilizzo di integratori fitoterapici.

Il trattamento si articola in un numero di visite diverso per ogni paziente da definirsi al primo incontro.

A seconda delle esigenze si può optare per sedute singole di circa due ore, oppure di maggiore durata.

Perché ristabilire l’eubiosi è importante

Un corpo in eubiosi è un corpo in cui i metabolismi sono efficienti ed efficaci.

Attraverso la bio-risonaza e l’alimentazione corretta tutti i componenti cellulari del nostro corpo inclusi i nostri microbi simbionti, posso svolgere le loro funzioni in maniera ottimale.

Il mantenimento e/o ripristino dell’eubiosi è dunque fondamentale per prevenire, limitare e contrastare innumerevoli patologie.

Perché ristabilire l’eubiosi è importante

Un corpo in eubiosi è un corpo in cui i metabolismi sono efficienti ed efficaci.

Attraverso la bio-risonaza e l’alimentazione corretta tutti i componenti cellulari del nostro corpo inclusi i nostri microbi simbionti, posso svolgere le loro funzioni in maniera ottimale.

Il mantenimento e/o ripristino dell’eubiosi è dunque fondamentale per prevenire, limitare e contrastare innumerevoli patologie.